IL SENSO MUTEVOLE DEL NOSTRO ANDARE
Personale di Alessandra Rovelli
A cura di Dafne Crocella
dal 11 al 26 maggio 2024
Lo Spazio COMEL si appresta a ospitare la personale di Alessandra Rovelli, la vincitrice del Premio del Pubblico della X edizione del Premio COMEL. “Il senso mutevole del nostro andare” infatti, è il titolo della personale che sarà inaugurata sabato 11 maggio, ma anche dell’opera più votata dai visitatori della mostra The Aluminium eXperience che si è tenuta lo scorso ottobre. L’opera fa parte della sperimentazione, partita nel 2016, che vede Alessandra Rovelli lavorare sulle Life-Box, scatole di cartone sulle quali applica la tela e una infinità di altri materiali. Una pittura dunque che diventa materica e si confronta con materiali come il carbone, la cenere, la terra e non ultimo l’alluminio.
In esposizione si potrà ammirare un percorso installativo raffigurante paesaggi rarefatti in cui vengono immortalati momenti precisi: “La mutevolezza alla quale l’artista si riferisce è data dall’insieme del suo lavoro: attimi diversi del giorno, stagioni diverse, natura che cambia e dunque si trasforma – afferma Dafne Crocella, curatrice della mostra – Per questo il lavoro dell’artista si sviluppa in composizioni, dove i singoli pezzi, come in una musica, formano insieme la melodia, il procedere”. La mostra è dunque un invito alla contemplazione e all’ascolto delle percezioni individuali in modo che opere e osservatore possano entrare in connessione e comunicare.
L’inaugurazione si terrà sabato 11 maggio alle ore 18.00, l’esposizione sarà aperta tutti i giorni dalle 17 alle 20.00 fino al 26 maggio
Cenni biografici: Nata a Rivolta d’Adda (CR) dove vive e lavora, trova ispirazione nel continuo confondersi del limite tra cielo e terra, nelle atmosfere rarefatte, studia da sempre il paesaggio per sentirne i profumi e raccontarne le storie.
Durante la sua formazione come tecnico ceramista e presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, sviluppa un forte interesse per i materiali e la loro versatilità dipingendo tele anche di grandi dimensioni. Fondamentale per lei è la componente tattile ottenuta attraverso la stratificazione di materiali naturali come il carbone, la cenere o la terra brulla.
Dal 2016 la sperimentazione di Rovelli si concentra quasi esclusivamente sulle Life-Box, scatole di cartone sulle quali applica la tela, regalandole così la terza dimensione. Le opere a questo punto si fanno più piccole, la pennellata si addensa e si modifica anche la tavolozza, risolvendosi in vibrazioni di colore e di luce. Il portato dell’introduzione della scatola non è solo fisico, ma anche – e soprattutto – concettuale: all’interno delle Life-Box, infatti, l’artista introduce dei messaggi annotati su pezzi di carta che in qualche modo approfondiscono il tema del dipinto, ma che restano inaccessibili allo spettatore, aprendo dunque tra lei e il fruitore una comunicazione muta e misteriosa. Nel corso degli anni sono numerose le esposizioni personali e collettive alle quali ha partecipato sia in gallerie che musei ma anche in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero.