Il Neonaturalismo di Rosaria Iazzetta
a cura di Giorgio Agnisola e Stefano Taccone
dal 12 al 26 maggio 2018
“L’opera si impone per il suo assetto fortemente allusivo di una natura antropomorfa e per la sua specifica e suggestiva lavorazione del metallo, modellato e saldato con grande perizia, fino a realizzare una forma originale e umanizzata in senso drammatico e avveniristico” questo il giudizio della giuria che lo scorso ottobre ha proclamato vincitrice della VI edizione del Premio COMEL Vanna Migliorin Arte Contemporanea Rosaria Iazzetta, artista poliedrica impegnata in ambito sociale e fine accademica.
In esposizione alcune opere in acciaio, un’installazione in alluminio e una in legno e terracotta, che raccontano all’osservatore una storia di profonda attualità, legata a tematiche sociali, ambientali e anche di cronaca.
L’arte di Rosaria Iazzetta coniuga una grande abilità tecnica nella manipolazione dei materiali (l’artista salda, piega, modella, lucida i metalli e lavora e assembla terracotta e legno), con una forte sensibilità verso le tematiche sociali legate soprattutto alle vicende della sua terra. Attraverso l’arte, Rosaria Iazzetta denuncia, spesso anche con ironia, i mali della società contemporanea e incoraggia l’umanità a risorgere dalle proprie ceneri, proprio come raffigurato nelle sue sculture: forme umanoidi mutate che cercano di rimettersi in piedi e continuare a lottare per la sopravvivenza, perché quando le contaminazioni continuano a modificare la Natura, essa non può far altro che cercare un nuovo modo di esistere.
La mostra sarà inaugurata sabato 12 maggio alle 18.00 alla presenza del Prof. Giorgio Agnisola, che insieme al prof. Stefano Taccone, è autore dei testi critici del catalogo ad essa dedicato.
Orari di visita: dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 20.00 | Ingresso libero