SILVIO D’ANTONIO
L’insistenza dell’Immagine
cura di Ada Patrizia Fiorillo
dal 12 al 27 ottobre 2019
Curata da Ada Patrizia Fiorillo ed accompagnata in catalogo dai testi di Giorgio Agnisola e Vincenzo Guarracino, la mostra propone al pubblico una serie di opere dell’artista campano appartenenti agli ultimi cinque anni.
L’inaugurazione, in coincidenza con la XV Giornata del Contemporaneo, è l’occasione per riportare l’attenzione sulle ricerche dei linguaggi artistici attuali, sulle pratiche e le diverse modalità di espressione che li caratterizzano. Calzante è in tal senso l’esperienza di D’Antonio nella cui pittura si ritrova l’uso di materiali svariati, acciaio, legno, vetro, alluminio, mdf, combinati seguendo il filo di un preciso progetto ideativo ed affidato, per la sua realizzazione finale, alle mani di sapienti artigiani. Una pittura la sua di forte connotazione geometrica, ma altresì indirizzata verso una componente simbolica, nella quale spicca la centralità dell’immagine evocativa di elementi della realtà.
« Ne derivano – scrive Ada Patrizia Fiorillo – opere di grande eleganza compositiva […]. Forme che rimandano ad una memoria visiva, che sia una busta da lettera o l’immagine di strumenti musicali, il cui richiamo, simbolico, prescinde da un dettato di realtà, per dare fondo all’idea di un immaginifico sottratto anche dalle sollecitazioni dei nuovi processi di comunicazione. Consapevolmente D’Antonio ne segue l’onda, saldando al tempo stesso il suo registro espressivo all’esperienza dell’arte, alla sua capacità di aprire mondi, di scoprire tracciati emotivi oltre la superficie».
Una narrazione pittorica, protesa talora ad invadere lo spazio, a farsi cioè scultura, nella quale sovente l’artista punta a raggiungere una sintesi dei contrari.
«Si legge nell’arte di Silvio D’Antonio – nota infatti in proposito Giorgio Agnisola – il desiderio di conciliare nello spartito dell’opera rigore costruttivo e trascrizione di sé, implicando sia una riflessione sul linguaggio (compreso quello digitale), che una presa emozionale per quanto vigile e misurata. Da questa sintesi deriva la particolare cifra simbolica del suo raffinato lavoro, che testimonia un sentire riflesso nella forma con una risonanza interna, in termini di avvertimento ed emozionale».
Di ciò rendono testimonianza opere quali Variazioni-Emoji#4 del 2018, Alba, Ottone, Emoji-SAX tutti del 2019 che compongono parte del percorso della mostra visitabile fino al 27 ottobre.
Cenni Biografici: nato ad Angri (Salerno) nel 1950, è stato allievo di Capogrossi, Scordia e De Stefano all’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Attualmente vive e lavora a Roccapiemonte (SA). Nel 1973, con Angelomichele Risi e Nicola Salvatore, espone alla galleria Stellaria di Firenze; nel 1975 partecipa alla X Quadriennale di Roma. Sempre nel 1975 è invitato da Enrico Crispolti alla rassegna Napoli Situazione ’75 tenutasi a Marigliano. È presente più volte all’Expo Arte di Bari. Realizza la carta 10 di bastone (carte da gioco napoletane Modiano) per le Edizioni Cavaliere Azzurro. Dal 1980 al 2009 si dedica al design di interni: tra i vari progetti negli anni ’90 ha ideato e progettato il Teatro Nuovo di Salerno. Alcune delle sue opere sono in collezioni private e pubbliche: tra queste Collezione di arte italiana contemporanea alla Scuola di Specializzazione in Beni storico artistici dell’Università di Siena; Sistema Museale dell’Università di Ferrara; Museo Fondo-Regionale d’Arte Contemporanea, Baronissi.
Orari di visita: Tutti i giorni dalle 17:00 alle 20:00 | Ingresso libero